LAURA RACCONTA

C'era una volta una campana per la raccolta di vetro, plastica e lattine, collocata in una strada abitata da tanta,tanta gente.Continuamente arrivava qualcuno che vi gettava recipienti da riciclare e il rumore del vetro che si frantumava le procurava un atroce mal di testa. D'estate poi non aveva un attimo di respiro: ma quanto bevevano gli abitanti del quartiere?                                                Il giorno dopo i festeggiamenti di ferragosto, stracolma di bottiglie di plastica e lattine, la campana di vetro decise di andarsene. Aspettò che venissero a svuotarla e poi, leggera e silenziosa, si avviò per la via. Poco più in là incontrò due amici.                     -"Ciao contenitore per il riciclo di carta e cartone, ciao contenitori per rifiuti non differenziati, come state?"               -"Bene!" risposero i due in coro.                               Il contenitore della carta aggiunse:  -"Ultimamente ho ricevuto tanti quaderni di uno studente e stavo appunto ripassando un po’ di geometria".                                 -"Ma non sei curioso di vedere com'è il mondo al di là di questo quartiere?" chiese la campana.                               -"Apprendo molto da quello che leggo e qui, ti garantisco arriva di tutto!"                                          le  rispose.                                                -"Io ho deciso di partire e di vedere tutto con i miei occhi, perché non vieni con me?" insisté la campana.                                  Un po’ incerto , il contenitore della carta si avviò al fianco della campana. Viaggiarono per giorni, mesi e anni.Attraversarono villaggi montani, paesi in riva al mare e grandi città.Videro tanta gente e tante cose nuove. Si spinsero così lontano da raggiungere altri continenti.   Conobbero persone che vivevano con usanze così diverse da quelle del loro quartiere d'origine che alla fine scordarono da dove venivano e dimenticarono anche il motivo della loro partenza.  Una sera, la campana del vetro trovò un vecchio giornale.Lo raccolse e dopo aver letto poche righe, con voce preoccupata, chiamò il contenitore della carta.                                              -"Cosa c'è amica mia?" le rispose con molta tranquillità.                                     -"Leggi qua!" disse la campana mostrandogli un lungo articolo.                                     -" Non ho voglia di leggere, ho scoperto che posso imparare tante cose viaggiando ed osservando : perché perdere tempo a leggere un vecchio giornale ?"                  Ma la campana, incurante della sua stupidità,iniziò a leggere l'articolo ad alta voce.  Quando ebbe terminato, il contenitore della carta disse:                                                      -       Che m'importa se il costo del vetro è salito alle stelle? E' forse colpa mia se i bambini non possono più studiare perché non hanno più libri e quaderni? Ci sono tante foreste nel mondo dalle quali ricavare carta! E poi cosa potrei fare io per impedire che le discariche si riempiano di plastica indistruttibile?"                 -"Ma non capisci?" rispose la campana del vetro.                                                  -"Dopo che noi ce ne siamo andati, la notizia si è diffusa e, piano piano, tutti i contenitori adibiti dagli umani al riciclo di vario materiale , hanno seguito il nostro esempio e questo ha causato un grave danno . Il sistema ecologico, quello economico e culturale hanno perso il loro equilibrio."                                        -"Pensi che dovremmo tornare a casa?" intervenne il contenitore della carta.                -"Dico di si." Rispose la campana.                                                 -Allora è sbagliato imparare viaggiando; allora è giusto apprendere dai libri"  Sentenziò il contenitore della carta.                                                       -    "Ancora non hai capito" replicò paziente la campana del vetro ".Non è giusto né l'uno né l'altro se presi in assoluto. S'impara viaggiando,osservando ed ascoltando ciò che è diverso da noi e s'impara leggendo. I mezzi d'informazione sono importanti.Senza il giornale non avremmo mai saputo cosa era accaduto e non avremmo potuto porvi rimedio."                                                                      -  "Ma non è coerente cambiare idea troppe volte!Qual è la cosa giusta da fare?" Chiese il contenitore della carta.

-   "La cosa giusta è quella di accettare di cambiare idea quando gli eventi e le necessità mutano e quando si comprende che noi stessi siamo cambiati. E' saggio chi sa guardarsi dentro e mettersi in discussione quando occorre. Se non avessimo intrapreso questo viaggio non sarebbe accaduto ciò che è riportato sul giornale, ma se non l'avessimo fatto non avremmo compreso tante cose, tra le quali la più importante che ognuno di noi ha uno scopo in questo mondo.Spesso siamo così ciechi da non leggerci dentro e non lo sappiamo:Il nostro scopo è quello di contribuire all'equilibrio della natura ed è con orgoglio che torneremo a svolgere il nostro lavoro".Il contenitore della carta comprese e si sentì felice che, per riprendere al più presto il suo ruolo, salì sul primo aereo. La campana del vetro pensò che forse alcuni colleghi sparsi per il mondo potevano essere ancora all'oscuro e non sapere quanto bisogno c'era di loro. Così studiò un piano. Sfruttò ogni canale che divulga informazioni: i giornali, la televisione, la radio e Internet. E il suo annuncio rimbalzò come una palla da ping-pong da uno stato all'altro. Il ritorno in patria fu bellissimo. Ci furono festeggiamenti in tutti i rioni della città e la vita riprese come prima. anzi, meglio di prima perchè tutti erano consapevoli di ciò che facevano. Solo qualcosa era diverso : avete mai osservato bene una campana che ricicla il vetro? Ecco, guardatela attentamente e non stupitevi se vi accorgete che ha i tappi negli orecchi!

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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